Gianluca Poldi

Vivo al Villaggio Ambrosiano da quando sono nato, nel 1971, con poche interruzioni. Su questo territorio sono cresciuto e qui ho deciso di abitare con la mia famiglia, mia moglie e due figli di 12 e 15 anni.
Di Segrate apprezzo quel senso di comunità che ancora vari quartieri offrono grazie alla loro struttura e dimensione, una certa quiete, la vicinanza di molti servizi e di Milano.
Svolgo un lavoro raro e affascinante: mi occupo di esaminare con metodologie scientifiche le opere d’arte, soprattutto dipinti, indagandone i metodi esecutivi, lo stato conservativo e l’autenticità.
Coniugare scienza e arte è una passione maturata dopo gli studi al Liceo Machiavelli di San Felice, a cui sono seguiti una laurea in fisica a Milano, un dottorato di ricerca in ambito chimico-fisico a Firenze e uno in lettere a Bergamo. Da libero professionista, oltre che da collaboratore con varie università italiane, continuo ad avere la fortuna di studiare opere d’arte anche di autori di grande rilievo, in Italia e all’estero, partecipando e dirigendo ampi progetti di ricerca (https://unibg.academia.edu/GianlucaPoldi).
Alla fine degli anni Novanta mi sono occupato per qualche tempo di temi economici “marginali” (tra cui cultura, Terzo Settore, triarticolazione sociale, comunitarismo olivettiano) dentro un piccolo istituto di studi economici diretto da Geminello Alvi e presieduto da Ilaria Borletti Buitoni.
Ho insegnato per alcuni anni materie scientifiche nella scuola media e in quella superiore, sia paritaria sia pubblica, sono stato responsabile dell’Oratorio del Villaggio e mi sono occupato per alcuni anni di volontariato.
Cinque anni fa, quando mi sono candidato con Segrate Nostra, ho avuto la fortuna di potermi mettere al servizio della cominità come Assessore alla Cultura e alla Scuola, lavorando spero con cura e a volte anche con fatica per riuscire a risollevare la cultura pubblica segratese, che mi pareva si muovesse in orizzonti assai limitati, con poche eccezioni. Mancavano appuntamenti di ampio respiro, che permettessero di riflettere e di aprirsi ai molti stimoli che arte e cultura offrono: ho lavorato quindi a portare a Segrate e a costruire ex novo per la nostra città occasioni (mostre, presentazioni, incontri, etc.) di approfondimento, di crescita e svago culturale di qualità, cucendo rapporti con molte persone, associazioni e imprese del territorio e non solo. Occasioni di richiamo anche per utenti non segratesi, in un’ottica di cultura diffusa e di marketing territoriale.
Come delega alla Scuola ho lavorato per tenere aperto, costante e fertile il dialogo con i tre presidi, promuovendo progetti educativi di qualità e il rinnovamento di numerosi spazi/edifici scolastici.
Continuo a sognare una città-laboratorio, laboratorio di scelte innovative e rispettose dell’uomo, frutto di una visione lungimirante e lontana dalle logiche di partito, che sfrutti la sua posizione strategica, la sua dimensione ragionevole, la sua ricchezza anche umana, intellettuale e tecnologica per volare alto, facendo rete con i talenti del territorio e prendendo spunto dagli esempi migliori.

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