Segrate, 14 agosto 2020
La nostra piccola storia
La nostra associazione nasce nel 2009 come civile reazione al piano di completa urbanizzazione del territorio che l’amministrazione Alessandrini sta preparando.
La lista si è presentata alle elezioni comunali del 2010 sostenendo il candidato sindaco Paolo Micheli; siamo entrati nella minoranza in Consiglio Comunale e siamo stati la punta di diamante dell’opposizione nel contrastare l’adozione di un Piano del Governo del Territorio che prevedeva di spazzare via ogni terreno non ancora urbanizzato e di aumentare di oltre il 50% (quasi 20.000 persone in più) la popolazione di Segrate.
Contro il PGT, voluto, adottato e approvato da quella maggioranza – composta tra l’atro da Lega e Forza Italia -, i nostri consiglieri di allora, Paolo Micheli e Gianfranco Rosa, lottarono presentando interpellanze, mozioni, emendamenti che il sindaco Alessandrini e la dirigente Aldini cercarono di seppellire con una serie di “inammissibile” e “parere negativo”.
Micheli e Rosa denunciarono che per ottenere un maggior consumo di suolo nel testo del PGT era stato falsificato un richiamo al Piano Provinciale; per questo furono querelati dalla giunta Alessandrini per diffamazione: un modo violento per tacitare l’opposizione. Per presentare la querela Alessandrini incaricò un avvocato di fiducia e questo costò al comune migliaia di euro – fu proprio la dirigente Aldini a stanziarli – ma i nostri consiglieri furono tutti subito assolti.
Intanto, su iniziativa del Comitato Golfo Agricolo, il ricorso al TAR contro il PGT presentato da 50 cittadini segratesi, da Legambiente e WWF Martesana veniva sostenuto dalla nostra associazione con ogni mezzo: studi, ricerche, incontri con gli avvocati, raccolta fondi per presentare il ricorso, i successivi motivi aggiunti, le memorie… fino alla magnifica sentenza depositata il 27 febbraio 2015 che annullava completamente il PGT targato Alessandrini/Aldini.
Tre mesi e mezzo dopo, il 14 giugno 2015, Paolo Micheli, candidato del centro sinistra, a conclusione di una straordinaria rincorsa vinceva il ballottaggio ed è diventato sindaco di Segrate.
La lista Segrate Nostra veniva premiata dagli elettori con una percentuale dell’11.6% ed entrava in Consiglio Comunale con cinque consiglieri. Tre di loro sono tra i cinquanta cittadini firmatari del ricorso al TAR.
Livia Achilli, prima nell’elenco dei ricorrenti al TAR, è stata in questi cinque anni la capogruppo di Segrate Nostra.
Il passato recente
In questi cinque anni, assieme al Partito Democratico abbiamo partecipato al difficile governo della nostra città.
Abbiamo adottato e approvato una Variante al PGT che ha messo in sicurezza il territorio – e soprattutto il Golfo Agricolo – dopo la sentenza del Consiglio di Stato.
Abbiamo progettato Segrate come la Città dei Tre Parchi, un’eredità di verde che vogliamo lasciare alle prossime generazioni.
Abbiamo conquistato a Segrate il diritto di avere il prolungamento della MM4 e di passare da semplice fermata ferroviaria a stazione FS di porta e dell’Alta Velocità.
Abbiamo fatto ripartire, dopo un lungo sonno, la Cassanese bis, che toglierà dai nostri quartieri gran parte del traffico di transito.
Abbiamo progettato le ciclopolitane segratesi e il Km Verde sull’attuale Cassanese, mentre stiamo rendendo “Zona 30” il centro abitato di tutti i quartieri.
Abbiamo fatto una necessaria e purtroppo dolorosa spending review sul bilancio comunale per evitare a Segrate la vergogna del dissesto.
Abbiamo gestito le prime attuazioni dei molti piani urbanistici già convenzionati dall’amministrazione Alessandrini, il cui diritto acquisito non è stato quindi contestabile, studiando le possibilità di ridurne l’impatto per difendere la vivibilità della nostra città.
Abbiamo lavorato per rendere la città più sicura, grazie anche alla nuova sala operativa della Polizia Locale che oggi è già collegata a circa 80 telecamere (e ci siamo riusciti come testimoniano i dati della prefettura).
Il nostro futuro
Ma il nostro lavoro non è finito: ci troviamo ancora in prima linea perché i vecchi sponsor del cemento, quelli che definivano “inutili campi di patate” le ultime zone a vocazione agricola rimasti a Segrate, vogliono la rivincita. Chi collaborò a progettare una Segrate da oltre 50.000 abitanti si ripresenta in campo, al momento litigioso e diviso ma pronto a riunirsi per mettere le mani sulla urbanizzazione del territorio.
Ma noi ci siamo.
Segrate Nostra c’è, con una lista di candidati uniti da un fermo proposito: difendere ancora una volta con forza e determinazione il nostro territorio, come abbiamo sempre fatto!
Questi sono i nostri candidati al Consiglio comunale di Segrate:
Livia Ilaria Achilli, Antonella Renata Bruna Caretti, Fulvio Norberto Cavazzini, Alessandro Francesco Maria De Berti, Michele Digiugno, Stefania Fabiani, Roberto Fusilli, Lauramaria Ernesta Gerola, Marco Griguolo, Marco Italia, Viviana Mazzei, Alberto Mario Micheli, Nicole Petra Papa, Paola Maria Pinto, Gianluca Poldi, Maria Cristina Polga, Alberto Prada, Roberto Prina, Emanuela Ronzone, Gianfranco Rosa, Ileana Paola Rossini, Sara Tettamanzi, Alessandro Tinelli, Pier Angelo Tosi.