×

Attenzione

Direttiva europea 2009/136/CE: tutela della vita privata nelle comunicazioni elettroniche

Questo sito utilizza i cookies per gestire l'autenticazione, la gestione ed altre funzioni. Navigando all'interno di questo sito lei accetta che questo tipo di cookies vengano inviati al suo browser.

Non ha accettato che i cookies vengano scaricati sul suo computer. Se vuole può cambiare questa decisione.

vol lavoroSegrate, 21 maggio 2015

Un direttore d'orchestra dirige il pubblico di un teatro, come se fosse un'orchestra che può fare musica. La buona amministrazione, quella che gestisce con onestà e trasparenza la cosa pubblica, che con umiltà e competenza ascolta le esigenze dei cittadini, quella che valorizza i talenti di ciascuno, può creare un futuro diverso e una comunità salda nel rispetto dei valori.

Abbiamo disegnato i volantini perché fossero manifesti di intenti e di idee creative. Abbiamo collegato i piani dell'edificio del Lavoro con una scala a chiocciola, perché il lavoro e la capacità di connettere siano il nostro DNA, il simbolo della vita nel futuro.

Abbiamo impostato una campagna elettorale profondamente diversa da quelle consuete, concentrata sui valori e sul futuro che vogliamo per la Nostra Segrate. Le generazioni giovani, a cui molti di noi appartengono, sono abituate a viaggiare e a confrontarsi con le migliori esperienze italiane ed europee in vari campi, non a guardarsi l'ombelico e a incensarsi per il poco fatto rispetto al molto che resta da fare.
E conoscono nuove storie e nuove realtà di vita e di lavoro.

Vedono - ovunque, in Europa - città come Segrate e più grandi dove i campi coltivati sono tornati a punteggiare il tessuto urbano, dove i cittadini collaborano con fierezza ai progetti comuni, dove si sanno attrarre fondi e sponsor per iniziative che segnano profondamente e felicemente il domani.
Non si sprecano soldi per piste ciclabili doppie lungo una strada se una è sufficiente e se molte sono pericolose; piuttosto si punta a connettere un comune con quelli limitrofi. I ponti vanno realizzati dove servono a connettere, come le stazioni.
Non si fanno piantare mille alberi per lasciarli in parte morire. Non si lascia che gli assessori e consiglieri comunali abbiano tornaconti personali.
Non si aprono strade come scusa per favorire nuove edificazioni.
Non si costruisce quando non è strettamente necessario.

A Segrate chi sa guardare vede mille sprechi e favori, poca democrazia, molte priorità disattese (la stazione, la nuova Cassanese, la sicurezza) accanto a cose ben fatte.
Vuote retoriche sulla destra e la sinistra ancora distraggono da ciò che conta chi crede a un futuro sostenibile e pulito. Ciò che conta per amministrare sono le persone oneste, aperte, impegnate, competenti e di talento. Le biografie contano, i programmi pure.

In una piccola città francese è scritto su un muro:
"Pensare in grande. Realizzare meglio. Misurare e accrescere le risorse. Sostenersi. Senza sotterfugi. Credere nella cultura, nei talenti, nei giovani".
Su molti muri nostrani:
"Basta mafie".

Vogliamo essere la lista civica del cambiamento. Basta mafie davvero.

Ecco perché Paolo Micheli sindaco e Segrate Nostra.

Gianluca Poldi
Portavoce di Segrate Nostra