Segrate, 20 dicembre 2018
Siamo a due terzi di una legislatura durante la quale abbiamo fatto cose straordinarie. Solo per citare le più importanti: abbiamo realizzato il nuovo Piano Generale del Territorio al posto di quello concepito dalla vecchia amministrazione che pianificava la costruzione di così tanti palazzoni da far diventare la nostra Segrate un agglomerato iperurbanizzato da 50.000 abitanti. Abbiamo risanato, con sacrifici e difficoltà, il Bilancio Comunale che la precedente amministrazione aveva caricato di debiti ed entrate inesigibili. Abbiamo inaugurato i lavori della Cassanese bis, la nuova tangenziale di Segrate che libererà l’attuale Cassanese dal sempre più soffocante traffico di passaggio. Abbiamo aperto un moderno Sportello Lavoro, punto di riferimento per tutto il Sud Est Milano, anche e soprattutto per gestire le offerte occupazionali che arriveranno da Westfield. Abbiamo stilato un piano delle opere che prevede nei prossimi anni interventi sugli edifici scolastici, riqualificazione dei parchi cittadini, l’ampliamento della piscina comunale e la riprogettazione della piazza centrale di Segrate.
Intanto stiamo già pensando alla Segrate del 2025 che vogliamo ancora più vivibile. Ad esempio la vogliamo completamente ciclabile. Per questo abbiamo pensato alla “Bicipolitana”, una metropolitana su due ruote, dove le rotaie sono i percorsi ciclabili e i treni sono le biciclette. Verranno tracciate “linee” caratterizzate da diversi colori che uniranno tutti i quartieri e i punti di interesse cittadini, partendo da un luogo centrale d’interesse generale (il Comune o il Centro Verdi) o più decentrato (la stazione) per raggiungere i confini cittadini e viceversa, prolungandosi potenzialmente verso le città vicino.
Da qui l’ipotesi, sulla quale lavoreremo in particolare con FIAB Segrate Ciclabile e che auspichiamo venga inserita nel Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS), l’importante piano che il Comune sta realizzando per tracciare lo sviluppo del trasporto pubblico, ciclistico e pedonale del territorio.
Come si vede dalla mappa, la bicipolitana consisterà inizialmente di cinque linee principali (tutte già dotate di piste ciclabili) e 5 brevi linee di congiunzione:
· centrale (rossa)
· sud (arancione) che si dirama in tre percorsi
· est (verde)
· ovest (blu) che si dirama in due percorsi
· nord (gialla)
· linee di congiunzione (grigie).
Lungo i percorsi saranno indicate le fermate in corrispondenza dei centri civici, delle scuole, centri sportivi, farmacie, della posta, dei parchi, della stazione dei carabinieri e del comando di polizia locale, del cimitero, nei principali luoghi di lavoro, ecc. Naturalmente tutto dovrà essere supportato da una segnaletica: cartellonistica ad hoc indicante i percorsi, le fermate e i luoghi di interesse e delle tracce identificative delle linee per consentire di riconoscerle subito e memorizzarle facilmente.
L’obiettivo è evidente: oltre a strutturare il sistema della ciclabilità, oggi piuttosto caotico, rendendo più facili e intuitivi gli spostamenti, si vuole creare maggior sensibilità verso la mobilità ciclabile, favorendo la potenziale utenza e rendendola consapevole di questa possibilità di muoversi e vivere la città, che attraverso un approccio integrato con interventi di moderazione del traffico veicolare, consenta di trasformare i nostri quartieri in zone di tutela a più alta qualità di vita.
Un primo modello di riferimento in Italia lo troviamo a Pesaro:
http://www.comune.pesaro.pu.it/turismo/muoversi-in-citta/in-bicicletta/bicipolitana/.
“Non esiste l’uovo o la gallina, c’è solo l’infrastruttura” (cit. Mikael Colville Andersen, Urban Designer, papà della ciclabilità a Copenaghen).
Segrate Nostra